giovedì 17 marzo 2011

SEDUTTORI SI NASCE? SI DIVENTA

Migliorare la nostra vita di relazione? Conquistare la persona che desideriamo in poco tempo? Rendere più appagante la tua vita sessuale? Questo non solo è possibile, è anche facile e divertente, tanto più perché non è necessario altro che attingere a
capacità di cui siamo già in possesso. L’unico sforzo che dobbiamo fare è trovarle dentro di noi e tirarle fuori con fiducia e determinazione.

L’avere carisma, l’essere intriganti ed ammaliatori,il magnetismo e il fascino sono tutte caratteristiche che hanno poco a che spartire con la bellezza fisica,con il denaro, con la posizione sociale. Sono piuttosto le capacità comunicative a rappresentare le carte vincenti dei migliori maestri nella storia della seduzione. Tanto è vero che gli assi nella manica dei grandi seduttori, da Casanova a Don Giovanni,non rientrano affatto nella sfera dei tratti estetici,ma sono più che altro da ricondurre alla loro competenza e maestria sotto il profilo comunicativo.
In poche parole è tutta questione di potere personale: credere in se stessi, conoscere i propri valori e obiettivi, sapere dove si sta andando, saper comunicare agli altri la propria identità e la propria missione.

Chiunque di noi, anche se non avvantaggiato da una particolare avvenenza estetica, può apprendere ed acquisire specifiche strategie di comunicazione e di comportamento, migliorando in modo sostanziale le proprie abilità di conquistatore. Basta allenarsi in modo costante nell’applicazione di questi modelli e verificheremo ben presto una facilità e naturalezza insperate nel creare nuove relazioni sociali.
Avere il conto in banca di Bill Gates, essere belli come Brad Pitt o Sharon Stone, guidare una sfavillante Ferrari: è fin troppo semplice credere che siano queste le qualità che servono per sedurre una persona. E’ facile attrarre se si hanno a disposizione queste armi: possono funzionare, certo, ma sono questi oggetti a sedurre, e non le persone che li posseggono. Ed un rapporto basato sull’attrazione dei beni materiali non ha nulla a che vedere con la capacità del buon seduttore.

In realtà l’individuo non cerca i soldi, né la bellezza,né i beni materiali; cerca la soddisfazione dei propri valori, soddisfazione che si realizza vivendo specifici stati d’animo. La chiave della seduzione sta proprio qui: se riusciamo a soddisfare le esigenze emotive di una persona, rappresenteremo per lei l’appagamento delle sue necessità emozionali e, di conseguenza, instaureremo una vera dipendenza nei nostri confronti.
In questo modo finirà, nel giro di poco tempo, con il perdere la testa per noi.
In quanti film romantici la protagonista si innamora di una persona qualunque, piuttosto che del belloccio facoltoso e circondato dal lusso? E non fa che ripetere quanto si senta ricca, proprio come se vivesse in un lussuoso appartamento pieno di oggetti ed accessori costosi.
Insomma, se non possiamo comprare una Ferrari per sedurre una persona,
possiamo farla salire sulla nostra auto e farla sentire proprio come se stesse su un’auto di lusso:dobbiamo solo modificare il suo stato d’animo, le emozioni interiori che lei prova salendo in macchina accanto a noi.

Immaginiamo di dover vendere una casa. Abbiamo di fronte una coppia appena sposata che sta visitando le stanze, il soggiorno, lo splendido e luminoso terrazzo.
Già immaginano le feste che potranno organizzare con gli amici e le divertenti
serate a base di carne alla griglia e vino rosso. Così come le romantiche cenette a lume di candela nelle quali si doneranno il loro amore. E allora cosa
stiamo vendendo noi, delle mura su un terreno? O non stiamo forse vendendo emozioni? Certamente le seconde!
Il punto centrale dunque, la cosa più importante al riguardo, è determinare in quale stato d’animo le persone finiscono con l’innamorarsi e con il sentirsi attratte in modo naturale. Hanno bisogno di provare passione, attrazione, eccitazione? Oppure
divertimento? Bisogna solo capirlo e riuscire ad instaurare in loro questi stati emotivi.
Riuscire a farlo è molto più semplice di quanto non si pensi: come vedremo più chiaramente nelle prossime pagine, ognuno di noi è infatti in grado di rievocare qualunque stato d’animo desideri,semplicemente attraverso un uso sapiente delle
parole e della comunicazione.

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venerdì 19 marzo 2010

Una visualizzazione per tutti coloro che sono sulla Via della Pace


Visualizziamo i Guardiani della Divinità Vivente e le Forze Angeliche dell’Universo che
mandano Luce sui paesi del Medio Oriente.

Viene creato un segno di Pace con un grande occhio che diventa un vortice e le miriadi dei
raggi di Luce lo attraversano per giungere dai cieli come un segno dell’unione tra Cielo e
Terra collegando i volti dei bambini ai volti dei Guardiani dei Cieli.

La disposizione mentale alla guerra dei dominatori e principi della terra viene trasformata
dalla Luce e dalle parole delle Beatitudini che solcano il cielo: “Benedetti i Costruttori di
Pace”.

angelAl di sopra del tumulto planetario vediamo le nostre richieste di Pace
venire offerte a TE, O DIVINO, così che TU possa far discendere l’Arcangelo Michele, riconosciuto dai Cristiani così come dagli Ebrei e
dai Mussulmani, affinché raggiunga il centro del cerchio delle Colombe
e muova i suoi passi sulle terre del Medio Oriente per tenere
a bada tutte le negatività. E all’Arcangelo Michele si uniscono Gabriele
e Raffaele, inviati dall’Altissimo per liberarci dalla guerra, creando un imponente muro di Luce che proteggerà i bisognosi e i bambini e i figli
del Medio Oriente con le parole: “La Pace prevalga sulla Terra”.

Inoltre, visualizziamo attorno alle genti di tutte le città della terra,
degli archi di Luce fatti discendere dalle Fratellanze e Sorellanze della Luce per i
governanti di Pyongyang in Corea del Nord, per trasformare le loro forme-pensiero di
guerra in forme-pensiero di Pace.
Visualizziamo dei grandi raggi di Luce discendere su tutta la Corea e le nazioni dell
’Oriente e sentiamo la fratellanza e la sorellanza gli uni per gli altri pulsare in un cuore
sacro che si compenetra con l’immagine di una Colomba.

O DIVINO, fa che l’energia delle Colombe influenzi i leader della strategia militare di ogni
parte della Terra, affinché l’umanità possa perseguire la via della non violenza.

Estendiamo le nostre forme-pensiero di Amore e Pace affinché siano una con il Divino e
sentiamo l’essenza dei questa Interconnessione Divina.

Che ognuno di noi possa giungere alla comprensione che condividiamo un destino superiore
e un Corpo Spirituale, la cui natura è Luce pura, in cui le divinità e i loro regni desiderano
comunicare con noi indipendentemente da chi siamo, facendo fluire raggi di Luce con la
natura della Saggezza e dell’Amore.

Infine visualizziamo i popoli nelle aree dei conflitti che assorbono la Luce e iniziano a
comprendere le cinque incommensurabili virtù dei nostri cinque Corpi Spirituali. Queste
virtù sono il Corpo della Chiara Conoscenza, il Corpo dell’Unità, della Costante Pazienza,
della
Perfetta Conoscenza dell’Amore Infinito e la Chiara Essenza dell’Automanifestazione del
Divino che giunge nella dimensione umana.

E ora comprendiamo la Pace che va Oltre ogni Comprensione Umana!

Ogni giorno affermiamo e meditiamo sul Canto della Creazione con questi pensieri. La
Pace prevalga nelle nostre Anime. La Pace prevalga nella Famiglia dell’Universo e dei
Corpi di Luce che emanano dal Dio Altissimo e dalla Sua Casa dalle Molte Dimore.

giovedì 25 giugno 2009

La scienza dell’attrazione

Cosa cerca veramente una donna in un uomo? Quali sono gli elementi che lo rendono colui che lei vuole, opposto a tutti gli altri uomini? Molti uomini pensano di aver bisogno di essere veramente belli per avere molte donne perché questo è l’aspetto maggiormente considerato dagli uomini. Le belle donne hanno bisogno di un uomo che “sia bello a sufficienza”, qualcuno che non sia sgradevole, non necessita di essere splendido. Infatti molte donne mi hanno detto che è meglio se l’uomo non sia super attraente, perché questo significa che così è meno probabile che le tradisca o che cerchi qualcuna meglio di loro.

Lei vuole essere la più bella dei due in una relazione! Nel tempo, una donna troverà le tue imperfezioni fisiche “carine” e, se lei si innamora di te, l’ attrazione per il tuo aspetto particolare crescerà. Se sei un uomo nella media, si, puoi avere una donna bellissima che sia attratta da te. Qualche volta una ragazza mi può dire che uno dei miei amici che ci sa fare con le donne è splendido. Oggettivamente di solito non lo è. Quello che lei sta dicendo in realtà è che lei è attratta da questo ragazzo, e lei ritiene che il motivo sia che lui è bello. In realtà, lei è attratta da altre qualità. Ho avuto uno studente che riceveva risposte negative e le ragazze lo avevano trovato brutto. Dopo un po’ di lavoro sulla sicurezza in se stesso, e dopo che ebbe avuto qualche successo, le stesse ragazze avevano detto: “wow, è molto bello!” e si erano cominciate a chiedere se avesse nuovi abiti, se si fosse allenato, o si fosse sbiancato i denti. La realtà è che lui non aveva fatto nulla di tutto ciò ma semplicemente stava proiettando la nuova immagine di sé. Se non hai credenze proprie, se pensi di essere inutile, proietti una brutta immagine di te.

Se pensi di essere l’Uomo, proietti un’immagine che attrae e diventi più attraente. Ho visto questo in centinaia di studenti e mi ha fatto realizzare che un grande elemento del fascino nasce dallo stato mentale. Se hai un centinaio di uomini in una stanza ed entra un bella donna, quanti di questi ragazzi credi deciderebbero di andare a letto con lei basandosi sul suo aspetto? Io direi il 90%. Se rovesci la situazione, con cento donne in una stanza ed un uomo attraente che entra, quante donne andrebbero a letto con lui da subito? Penso meno del 20%. Gli uomini fanno molto affidamento su di una donna prima di averle addirittura parlato, basandosi solo sul suo aspetto. Si impegnerebbero ad offrirle un drink, passare serate intere con lei, offrirle cene, uscire il fine settimana con lei e forse di più, basandosi solo sul suo aspetto fisico.

Per questo motivo, significa che quando vediamo una bella donna noi diventiamo troppo eccitati, mostriamo a lei che non c’è rischio che faccia qualcosa di sbagliato, che noi abbiamo già deciso. Questo è il motivo per cui sono tutte uguali, è perché hanno visto il modo in cui gli uomini le guardano mentre le approcciamo. Sorridono, l’uomo ha già deciso che la vuole, lei può “perderlo” specialmente durante la conversazione, ma lui ha ancora intenzione di chiederle il numero. Se un uomo si trova una ragazza, generalmente lei perde fascino ai suoi occhi dopo un certo periodo di tempo ed è trascinato verso altre donne, specialmente quelle con un aspetto o un carattere opposto a quella con cui sta. Se sta con una bruna, lui cercherà più bionde.

Il processo di attrazione di una donna è differente, lei diventerà più attratta verso un uomo con il passare del tempo. Le imperfezioni di lui diventano carine, lei si sente a suo agio ed egli diventa lo standard con cui misurare ciò che le piace. Se chiedi ad una donna di descriverti cosa ammira riguardo all’aspetto, lei spesso ti descriverà l’ultimo uomo che le piaceva. Io incontrerò ragazze che mi diranno che non sono il suo tipo, ma date loro qualche tempo ed inizieranno a descrivermi come il loro uomo ideale e considereranno attraenti certi uomini per strada perché mi assomigliano. Il processo di attrazione di una donna è differente e questa è la causa del fatto che la maggior parte Il numero di persone che sono insoddisfatte della loro vita sentimentale è alto. Noi conosciamo molti single e molti che hanno relazioni ma non sono completamente felici. È raro trovare all’interno del nostro circolo sociale un esempio di relazione veramente solida.

PUATraining Italia, la nuova frontiera della Seduzione Italiana e Mondiale.

Puoi liberamente distribuire questa pagina oppure inserirla nel tuo blog e nel tuo sito a patto di non modificarlo in nessun modo (Puoi cambiare la formattazione mentre testo e link devono rimanere uguali).

mercoledì 4 marzo 2009

Mondo e-book... Sperling & Kupfer

Roma, 3 Marzo 2009 – Gli esperti di new media concordano nell’indicare il 2009 come l’anno del grande salto per il libro elettronico, dopo la svolta del 2008 con un mercato che è cresciuto a livello mondiale del 64% rispetto al 2007 (International Digital Publishing Forum). In Italia, dove il settore degli ebook è guidato e sostenuto da Bruno Editore, i dati parlano di una crescita anche superiore, pari al 66% grazie al connubio con il Web 2.0. E adesso, spinti dalla crisi economica, anche gli editori tradizionali guardano all’editoria elettronica. Dopo i timidi tentativi di Mondadori nel 2001, il primo a fare un passo concreto è Sperling & Kupfer.

"In un momento di grandi cambiamenti tecnologici e con segnali di crisi alle porte - dichiara Stefano Peccatori, direttore marketing Sperling – un editore attento non può rimanere a guardare, ma deve agire. Fino ad oggi Sperling non si era avvicinata seriamente agli ebook, sottovalutando le opportunità che possono venire da questo settore specie per i libri professionali, business e informatica in particolare. Abbiamo deciso quindi, in attesa di strategie di gruppo più a lungo termine, di provare a sperimentare una strada nuova e conoscere più da vicino questo mondo che tanta parte avrà nel futuro dell’editoria".

In collaborazione con Bruno Editore, Sperling pubblicherà la versione ebook di due best-seller I soldi fanno la felicità di Alfio Bardolla e L’Arte della Ricchezza di Alfio Bardolla e Alessandra Croce.

"Bruno Editore – continua Peccatori – ci è sembrato il partner più serio e preparato per condividere un’esperienza nel settore del business e della formazione, grazie all’esperienza maturata in questi anni e alla fitta rete di contatti sviluppati con i propri lettori. Non ultimo, visto che i libri in questione nascono nel filone della PNL, Giacomo Bruno è forse una delle persone più attente a questi argomenti e ha la stima di tutti i più influenti esponenti di questo movimento".

Per Giacomo Bruno, presidente di Bruno Editore, "la pubblicazione dei due best-seller è solo il primo passo. La sfida è vendere migliaia di copie di due libri che hanno già venduto moltissimo nella versione cartacea, a dimostrazione che il formato ebook va in parallelo al libro cartaceo e apre nuovi canali distributivi".

"Sperling & Kupfer – sottolinea Bruno – è un editore da sempre innovativo e la sua collana di libri per la formazione professionale è per noi un grande stimolo. Se oggi l’ebook funziona è perché si è trovato nella formazione un binomio vincente e particolarmente adatto all’editoria digitale".

Lo stesso Umberto Eco aveva dichiarato che "l’ebook può essere fondamentale in ambiti quali la ricerca, la documentazione tecnica e in generale tutta la reference literature".

La pubblicazione dei due best-seller I soldi fanno la felicità e L’Arte della Ricchezza in formato ebook è prevista per il giorno 15 aprile 2009, in esclusiva sul sito www.BrunoEditore.it.

Bruno Editore è la casa editrice leader nel settore degli ebook, di cui detiene il 90% nel mercato italiano e il 3% nel mercato mondiale. Il modello "Bruno Editore" si fonda sul portale della casa editrice (www.brunoeditore.it), tra i primi 100 siti italiani, con oltre 275.000 utenti registrati e più di 8 milioni di visitatori all’anno. Per essere aggiornati sulle ultime novità dal mondo degli ebook clicca su sito www.Bruno Editore.it o contatta l’Ufficio Stampa Ketchum di Roma.

Sperling & Kupfer è una tra le maggiori case editrici italiane per fatturato e per titoli prodotti (www.sperling.it). Nasce nel 1899 per iniziativa di due librai tedeschi: Heinrich Otto Sperling e il giovane Richard Kupfer. Negli anni Ottanta Sperling & Kupfer acquista ancora maggior slancio con l’ingresso nel suo azionariato della Mondadori che, nel 1995, l’acquisisce interamente. Oggi la casa editrice vanta un catalogo di oltre 2500 titoli, in sensibile crescita ogni anno, suddiviso per una ventina di collane, dalla narrativa alla saggistica, toccando svariati temi.


Tratto da:www.maleva.it

mercoledì 28 gennaio 2009

CRISI

Il termine "crisi" - dal greco krisis (separazione, scelta, giudizio, decisione, usato nel contesto medico, teol. e giur.) - fu utilizzato in it. a partire dall'inizio del XIV, in franc. dal XVII e in ted. dal XVIII sec., per caratterizzare dapprima situazioni militari, poi anche politiche, che esigevano una decisione, risp. interventi concreti da parte degli attori coinvolti. Da allora, diagnosticare una crisi serve anche a giustificare un intervento; allo stesso modo, gruppi d'interesse, attraverso i loro discorsi, possono creare crisi reali o fittizie al fine di realizzare i propri obiettivi. Nell'epoca delle rivoluzioni il concetto esprimeva, nella filosofia della storia, "una nuova esperienza del tempo", e costituiva "il fattore e l'indice di un cambiamento di epoca" irripetibile, che modificava la storia in maniera "fondamentale" (Reinhart Koselleck). Nello stesso tempo, il termine veniva sempre più utilizzato, anche in altri campi scientifici e nel linguaggio corrente, per indicare situazioni problematiche di ogni genere, irrisolvibili con le tradizionali tecniche di soluzione dei problemi e che esigevano strategie specifiche di gestione. Tali situazioni possono essere uniche, ripetersi o raggiungere lo stadio di crisi croniche. A seconda del punto di vista dell'osservatore, esse possono essere giudicate come positive o negative. Le teorie delle crisi, sviluppate dalla sociologia e poi recepite dalla storia, cercano di spiegare le cause, lo sviluppo e le possibilità di porre termine alle crisi sociali e politiche. Le crisi sono concepite come perturbazioni delle relazioni all'interno di un sistema (o ambiente), capaci di mettere in pericolo la sopravvivenza dello stesso sistema o di una parte importante delle sue strutture. Questa impostazione fa sì che nelle discussioni sociologiche vengano messi in primo piano i problemi che riguardano l'adattamento del sistema al mondo contemporaneo, della stabilità e del cambiamento, della complessità crescente e del modo in cui è affrontata, e ci si concentri sui conflitti sociali che ne scaturiscono.
Nel XIX sec. la nozione di crisi venne utilizzata anche in contesti economici, in sostituzione di espressioni più vecchie quali ricaduta o ristagno. Per Crisi economica in senso stretto si intende la svolta brusca nel ciclo della Congiuntura , che passa dall'espansione alla recessione in un quadro di fallimenti, forti cadute dei corsi borsistici e sensibile diminuzione dei prezzi. Tuttavia, nel linguaggio corrente e storico, la crisi non indica unicamente il breve lasso di tempo della svolta congiunturale, ma anche il seguente periodo di depressione. Durante l'epoca preindustriale le Crisi demografiche ed economiche erano sovente causate da catastrofi naturali, epidemie (anche epizoozie), cattivi raccolti, guerre ecc. (Crisi del tardo Medioevo ), alcune volte da speculazioni, più frequenti con l'avvento dell'industrializzazione (ferrovie, miniere ecc.). A causa dei rapidi cambiamenti delle tecniche e delle condizioni di produzione, interi settori persero la loro competitività ripetutamente e in brevissimo tempo; nel mondo politico ed economico tali fenomeni sono definiti crisi strutturali. In seguito alla crescente interdipendenza delle economie nazionali e del costituirsi di un mercato mondiale, le crisi economiche in uno Stato si ripercuotono spesso direttamente anche su altri Stati o sul mondo intero, come è spesso avvenuto dalla metà del XIX sec. Verso la fine del XX sec. la dipendenza intern. è ulteriormente aumentata.
Le crisi politiche e sociali sono variamente collegate a quelle economiche. Carestie persistenti provocarono la messa in discussione dei poteri legittimi e lo scoppio di rivolte già molto prima dell'età moderna. In senso inverso, grandi crisi sociali o politiche sfociano in crisi economiche, perché, quando il futuro appare incerto, di regola gli investimenti diminuiscono trasformando così le crisi politiche in crisi economiche.
Fino agli anni 1970-80 la storiografia sviz. non prestò molta attenzione allo studio delle crisi, perché considerava l'ininterrotta continuità territoriale e politica del Paese come la sua caratteristica per eccellenza. La storiografia coltivò la tesi riduttiva secondo cui il "caso particolare" (Sonderfall) della Svizzera si basava su sottili e ponderate strategie di superamento dei conflitti grazie alle quali era stato garantito il mantenimento dell'"unione nelle diversità". In questa visione della storia, le crisi, come punti di svolta dello sviluppo storico e fasi di rottura nella vita sociale, trovarono poco spazio.
Questi fenomeni, trascurati per molti anni dai grandi rappresentanti della storiografia nazionale, attirarono comunque l'attenzione di singoli studiosi, che, almeno agli inizi, occupavano una posizione piuttosto marginale. Siccome l'attualità di una crisi stimola lo studio delle crisi del passato, la moltiplicazione di studi dedicati a questo argomento è esso stesso indice di periodi difficili; le date di pubblicazione delle opere cui si fa qui riferimento permettono di costruire un "calendario delle crisi" sviz.: vi figurano, come epoche di cambiamento sociale accelerato o innovatrici, il decennio 1890-1900, i primi anni 1920-30 e 1930-40 e gli anni 1970-80.
Jacob Buckhardt distingue nel processo storico tra "influssi e intrecci progressivi e costanti delle grandi potenze mondiali" e "processi accelerati" o "crisi storiche", durante le quali si realizzano in poche settimane evoluzioni che solitamente avrebbero bisogno di sec.; egli dunque differenzia lo stato di crisi da quello normale, che comunque non deve necessariamente essere privo di conflitti. La fenomenologia della crisi di Burckhardt si basa sull'analisi della Rivoluzione franc. del 1789. Centrale è per lui il carattere contagioso della crisi, che investe cerchie sempre più ampie, si trasmette in tutte le relazioni sociali e infine mette in discussione anche il potere politico. Tipico di questo processo non è solo il pessimismo, che Burckhardt ricollega alla restaurazione, alla fine della Rivoluzione franc., di un nuovo ancien régime, ma anche il potenziale creativo che si osserva quando le "barriere sono state abbattute o sono in procinto di esserlo". Va tuttavia notato che Burckhardt non ha esposto in modo preciso il concetto di crisi e nemmeno lo ha applicato empiricamente alla Svizzera.
Durante il periodo fra le due guerre mondiali la discussione sulle crisi fu rilanciata da esponenti molto marcatamente di sinistra o di destra. All'immagine di una storia armoniosa improntata alla continuità proposta dagli storici vicini al radicalismo, il politico socialista Robert Grimm oppose una concezione orientata sulle teorie di Karl Marx, secondo cui il motore del processo storico era la lotta di classe e il suo inasprimento, che culminava nelle crisi rivoluzionarie. La lotta dei Conf. per la libertà, la nascita delle corporazioni, la Riforma e la guerra dei contadini, l'Elvetica e la fondazione dello Stato fed. sarebbero il risultato delle lotte di classe motivate da interessi economici, durante le quali avverrebbe, sotto forma di crisi, la transizione da una forma di società a quella successiva. In questo contesto, Grimm interpretò coerentemente lo sciopero generale del 1918 e la stabilizzazione conservatrice che fece seguito alla sua repressione come crisi della democrazia liberale in fase di transizione verso un regime autoritario.
Anche l'interpretazione della storia della Svizzera proposta dall'intellettuale di destra Gonzague de Reynold si inserì nel contesto della "crisi del liberalismo". Egli contestò la concezione lineare del progresso sostenuta dalla storiografia liberale e rifiutò categoricamente le idee del 1789: il "democratismo" importato dall'estero, responsabile dei sovvertimenti del 1789 e del 1848, avrebbe reso estranea la Svizzera a se stessa e aperto un abisso fra il "Paese legale" e il "Paese vivente". La Svizzera, "resa malata" dalla cesura con la tradizione della Conf. prerivoluzionaria, avrebbe avuto bisogno di un uomo che, basandosi sulla fam. cristiana e sulle strutture dello stato corporativo, l'avrebbe condotta fuori dalla crisi. De Reynold definì la crisi come quel "decisivo lasso di tempo in cui matura una svolta della quale nessuno sa se sarà salutare o nefasta"; con questa definizione, orientata al concetto medico di crisi (ossia la fase decisiva di una malattia), de Reynold restò fedele al suo modello organico della società. Non mancò però di sottolineare che la storia è un processo aperto e si distanziò dal credo liberale del progressivo perfezionamento dei rapporti all'interno della nazione.
Diversamente dall'attacco di Grimm, che passò quasi inosservato, l'analisi di de Reynold provocò violenti proteste da parte dei liberali e della sinistra. La maggior parte degli storici si concentrò - soprattutto negli anni della difesa spirituale del Paese - sull'esposizione di un cammino rettilineo della Svizzera; sentendosi chiamati a definire un'identità nazionale, non ritenevano di potersi occupare sistematicamente di crisi.
Fu solo nel 1968 che a questa visione storica così piatta venne opposta un'altra prospettiva che riprese il concetto di "malaise elvetica" espresso alcuni anni prima nel campo borghese e, sotto l'influsso della Scuola di Francoforte, lo interpretò in chiave neomarxista. La crisi della "società tardoborghese" fu analizzata sullo sfondo di una concezione della storia che si distanziava esplicitamente dalla semplice elencazione e narrazione di fatti storici, e intendeva per contro spiegare e chiarire non solo il passato ma anche il presente. Secondo questa concezione, la crisi non era un prodotto del caso ma una conseguenza del tardo capitalismo: era il risultato delle contraddizioni fra le forze produttive dinamiche e le condizioni di produzione statiche, soggette a bruschi adattamenti nel corso del processo storico.
L'approccio creativo con il marxismo avviò, a partire dagli anni 1970-80, un'apertura della storia nei confronti della sociologia, che si tradusse in un interesse crescente per i fenomeni di crisi. Negli anni 1980-90 Hansjörg Siegenthaler sviluppò un modello del Mutamento sociale che pone sistematicamente in relazione crescita economica e crisi sociali: la crescita economica provoca inevitabilmente rotture nella società perché causa disparità nell'evoluzione dei prezzi, un aumento della mobilità sociale e tensioni nel sistema delle norme e degli status. Gli attori individuali e collettivi perdono di conseguenza la fiducia nei modelli di riferimento esistenti, il che frena le attività orientate verso il futuro e in particolare gli investimenti. Contemporaneamente si apre il "mercato delle idee" e le diverse interpretazioni della realtà inaspriscono i conflitti sociali. Dopo un periodo ricco di conflitti e caratterizzato da processi di integrazione ed esclusione riescono a sopravvivere solo quegli attori in grado di creare un nuovo insieme stabile di idee e istituzioni. Il modello distingue dunque due "stati di aggregazione" delle società moderne: da un lato la fase normale, strutturalmente determinata, in cui l'orientamento stabile favorisce la crescita economica e i conflitti sociali vengono risolti nel quadro delle istituzioni previste a tale scopo; dall'altro la fase di crisi, più breve, durante la quale vanno faticosamente create le nuove strutture.
È possibile fondare il modello su basi microsociologiche se si premette che l'azione sociale dipende dalle interpretazioni del mondo, di cui gli attori collettivi sono i mediatori. Partendo dalla considerazione che gli attori sociali devono sottoporre il mondo a un'interpretazione intersoggettiva, Kurt Imhof e Gaetano Romano hanno ampliato il modello di Siegenthaler, nel quadro della teoria della comunicazione, attribuendo ai discorsi pubblici la genesi e la riproduzione delle visioni del mondo. Nei diversi luoghi in cui si esprime l'"opinione pubblica" vengono prodotti modelli interpretativi e orientativi, costruite identità proprie e altrui, e viene stabilita una capacità di definizione politica. Questo processo necessita tuttavia di tempo, perché i processi di modernizzazione menz. svalutano i modelli interpretativi esistenti, creano spazi per movimenti concorrenti e nuovi media, che a loro volta modificano l'opinione pubblica. Si può dunque descrivere il cambiamento sociale come una sorta di crisi che provoca una mutazione strutturale dell'opinione pubblica.
Questo approccio, che considera la storia moderna della Svizzera come una successione di processi di crisi e di stabilizzazione, è stato applicato a più riprese, in particolare nelle recenti ricerche sullo Stato fed. Temi quali la questione europea, le tensioni fra le regioni linguistiche e le discussioni sulla Svizzera durante la seconda guerra mondiale (anni 1990-2000) hanno costantemente rafforzato l'interesse degli storici per il fenomeno delle crisi.

Tratto dal Blog: marcoramberti.blogspot.com

lunedì 5 gennaio 2009

Personal, Sport o Financial Coach? COACH 360

Ciao ragazzi,sono veramente tante le persone che ogni giorno ci chiedono informazioni sul coaching e sul come diventare coach.

La figura del coach è oggi di grande rilievo e si può dire rappresenti anche un posto di lavoro garantito, in quanto si è diffusa in moltissimi settori divenendo una vera e propria professione.

Coach e Programmazione Neuro-Linguistica sono, secondo me, un binomio inscindibile!

Nel mio ebook, Coach 360, ti spiegherò chi è il coach e quali sono le sue specializzazioni (personal, sport, financial coaching).

E in che modo si può rapportare con il suo cliente a partire dalla prima sessione, insomma esploreremo il mondo del coaching a 360 gradi.

Si tratta di una vera e propria enciclopedia, suddivisa in 3 parti:
- Personal Coaching
- Sport Coaching
- Financial Coaching


In pratica 3 volumi che dovrebbero costare euro 49+iva ciascuno, quindi euro 147+iva per l’intero ebook. Ma… il prezzo di prelancio (che ora non ti posso svelare) sarà riservato a 100 persone e solo per pochi giorni! ;)

Puoi consultare la scheda.

Vuoi affermare la tua posizione di coach ed essere apprezzato dai tuoi clienti?

Vuoi scoprire le tecniche per essere un ottimo coach in grado di aiutare in modo definitivo le persone?

Insegna alle persone come possono migliorare senza perdere gli aspetti positivi della condizione in cui si trovano, impara a responsabilizzare il cliente fornendogli una base d’azione sulla quale sarà libero di agire secondo i tuoi insegnamenti e acquista autorevolezza e competenza!

A TE quale specializzazione interessa di più?
Personal, Sport o Financial Coaching?

Fammi sapere nei commenti!

A cura di Giacomo Bruno
Autore di Coach 360
Tratto da www.giacomobruno.it

giovedì 4 dicembre 2008

Importanza ed elementi chiave della comunicazione efficace in pubblico.

Quando parliamo in pubblico, saper comunicare efficacemente è fondamentale.
Spesso, però, si assiste a situazioni in cui la modalità espositiva carente di un relatore prende il sopravvento sui contenuti, per quanto quest'ultimi possano essere validi ed interessanti.
Episodi di questo tipo, ad esempio, si riscontrano spesso durante una convention aziendale. Capita che, consistenti investimenti in spettacolarizzazioni e scenografie sofisticate con la funzione di enfatizzare i messaggi aziendali da trasmettere, siano poi vanificati da un relatore dall'indubbia preparazione ma dalle pessime capacità comunicative. Un relatore che rimane ancorato al podio, con lo sguardo fisso sugli appunti e la voce monotono è solo un esempio di comunicazione inefficace.
Questo elemento, però, è spesso poco considerato e, a volte, del tutto ignorato, anche durante l'organizzazione della convention stessa.
Essere comunicatori efficaci in pubblico non è facile ed è una strada che, salvo per alcuni fortunati, richiede applicazione e metodo.
Noi comunichiamo in pubblico tutti i giorni, durante una riunione, durante una piccola presentazione e, ogni volta, è importante e che la nostra comunicazione sia efficace e consapevole, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati e soddisfare i nostri interlocutori.
Gli elementi chiave che rendono la comunicazione efficace nel processo di public speaking sono diversi, sia dal punto di vista verbale che analogico.

Iniziamo con l'importanza del Possesso dello Spazio Fisico, un'abilità fondamentale ai fini dell'efficacia della comunicazione in pubblico che risulta essere direttamente proporzionale alla capacità del relatore, durante l'esposizione dei contenuti, di dominare con sicurezza lo spazio fisico e ambientale. Parlare di possesso dello spazio fisico significa studiare e calibrare determinate posizioni del relatore a seconda dell'ambiente logistico nel quale avviene la performance, della distribuzione del gruppo e del contenuto da trasmettere.

Il secondo elemento è il Condizionamento analogico che consiste nell'influenza, negativa o positiva, che il gruppo è in grado di esercitare nei confronti del relatore e che rischia di "ingabbiare" quest'ultimo, verso le zone del pubblico che mostrano segni di maggiore assenso, escludendo così le altre.
E' pertanto fondamentale che il relatore distribuisca costantemente "doppi sguardi circolari" creando, così, un filo "ideale" che collega tutti gli elementi del gruppo con continuità e senza escluderne alcuno.

La Gestualità è un altro elemento chiave nella comunicazione con i gruppi. Permette di rafforzare l'efficacia e l'importanza di messaggio verbale con un segnale visivo. Oltre ai consueti gesti descrittivi, è molto importante programmare determinati gesti chiave da utilizzare in specifici punti del discorso, al fine di potenziare l'efficacia del messaggio. Questa tipologia di gesti, definiti come Ancore Gestuali, "ancorano", infatti, visivamente e incisivamente i contenuti ai quali li si accompagna.

All'inizio dell'esposizione, è molto importante anche che il relatore renda noto, a chi lo ascolta, il contesto e il contenuto della propria relazione. Iniziare dicendo ad esempio "l'argomento di questa mia relazione è la comunicazione efficace in pubblico (contesto), svilupperò questa relazione attraverso cinque punti fondamentali (contenuti): possesso dello spazio fisico, condizionamento analogico, ecc….." permette la giusta classificazione degli argomenti nel giusto contesto e nel corretto ordine. Si definiscono anche le aspettative di chi ascolta in quando si comunicano gli argomenti che verranno trattati ma, di conseguenza, anche quelli che non verranno trattati. Questo favorisce una maggiore concentrazione del pubblico sull'argomento.

Fondamentale per l'efficacia della comunicazione in pubblico è l'uso sapiente da parte del relatore del linguaggio positivo.
Capita che, inconsapevolmente, si utilizzino forme linguistiche negative che rischiano di vanificare ottime intenzioni.
Ad esempio le espressioni negative precedute dal NON, in quanto il "non" tende a non essere percepito trasformando negativamente il messaggio; i termini IO/VOI, NOI/VOI, che suscitano in chi ascolta distacco e freddezza e crea delle barriere con il relatore; i verbi a due vie come provare, tentare, cercare, che comunicano incertezza.
Viceversa, alcune forme linguistiche trasmettono positività nella mente di chi ascolta, come l'utilizzo dei tempi verbali presente e futuro, che trasmettono sicurezza e concretezza , oppure l'uso del NOI che crea una "cornice comune" di rapporto.

Attraverso gli studi più recenti sulla comunicazione e ai principi base della PNL (Programmazione Neuro-linguistica), si è accertato che la nostra ricezione avviene attraverso tre "filtri sensoriali": Visivo (V senso della vista), uditivo (A senso dell'udito), cenestesico (K senso del tatto, odorato e gusto).
Il comunicatore efficace è in grado di utilizzare costantemente tutti i tre filtri sensoriali, ottenendo così, il massimo coinvolgimento della platea, colpendo ciascun uditore indipendentemente dal filtro sensoriale preferenziale. I mezzi per l'attivazione dei filtri sensoriali sono due: il linguaggio e le modalità comunicative. Attraverso il linguaggio si utilizzano espressioni che, a seconda, colpiranno uno dei tre filtri sensoriali: ad esempio mettere a fuoco, far luce, per il visivo; ascoltare, suono, per l'uditivo; toccare con mano, verificare in concreto per il cenestesico. Per quanto riguarda le modalità di esposizione, il visivo è maggiormente colpito da supporti visivi quali schemi, diapositive, slide e dalla gestualità mentre, l'uditivo, predilige le discussioni, sarà più colpito dal tono di voce e dalle domande retoriche. Il cenestesico invece ha bisogno di esempi concreti, simulazioni e dimostrazioni.

Un'altra tecnica necessaria, quando si parla in pubblico, è l'utilizzo positivo delle obiezioni. A livello puramente accademico, la tecnica si può distinguere in quattro passaggi: prescrizione delle obiezioni, connotazione positiva, ricerca intenzione positiva sottostante e ristrutturazione dell'obiezione.
Il primo passaggio consiste nel richiedere esplicitamente al gruppo di effettuare le obiezioni che desidera. In questo modo il relatore richiede al gruppo delle obiezioni la cui valenza negativa risiede tutta nella spontaneità con cui possono verificarsi. Se si richiede, infatti, esplicitamente un comportamento altrimenti spontaneo, questo perde automaticamente di spontaneità e quindi la valenza negativa.
Inoltre, il relatore che richiede l'obiezione, mostra un vissuto positivo di quest'ultima, influenzando così il proprio interlocutore.
Il secondo passaggio consiste nel dimostrare all'interlocutore e al gruppo che l'obiezione è stata realmente gradita e ben accolta. Questo punto, definito connotazione positiva è un comportamento che può esprimersi attraverso modalità sia verbali che analogiche: un ringraziamento esplicito e/o un rinforzo positivo (es. "Bene, la ringrazio per la sua obiezione…." "…mi fa piacere che abbia sollevato questo punto.."), oppure attraverso cenni affermativi del capo, mirroring, un sorriso ecc.
Il terzo passo consiste in una riflessione interna alla ricerca dell'intenzione positiva sottostante, e inconscia, che c'è sempre dietro ad ogni obiezione. Questa ricerca avviene attraverso due domande interne: a che cosa è sensibile questa persona e in che modo mi sta aiutando? Dalle risposte è possibile cogliere l'intenzione positiva su cui si fonda l'obiezione.
La ristrutturazione delle obiezioni, che rappresenta il quarto e ultimo passaggio, è il momento in cui il relatore, attraverso una risposta breve e precisa, esplicita l'intenzione positiva individuata, riprendendo le parole pronunciate dall'interlocutore. Questo fa si che l'interlocutore, riconoscendola, la senta propria.

L'utilizzo delle metafore, infine, è anch'esso uno strumento di comunicazione efficace. Utilizzare una metafora, infatti, consiste nel variare un normale stile di comunicazione con un elemento che attiva dell'interesse. Si tratta inoltre di un'occasione importante per l'utilizzo dei filtri sensoriali V A K e di una comunicazione "trasversale" che viene recepita dal nostro emisfero destro in modo profondo.

di Lara Motta

lunedì 3 novembre 2008

L’ANNO MIGLIORE DELLA TUA VITA

Chissà quante volte avresti voluto poterlo anche solo immaginare, ma ti sei accontentato di considerarlo un semplice sogno. Un sogno che oggi invece, grazie a Roberto Re, diventa realtà! Sì, perché l’obiettivo del seminario “L’anno migliore della tua Vita” è di rendere il prossimo anno il miglior anno che tu abbia vissuto fino ad ora! Per un giorno intero ti dedichi esclusivamente a riflettere su cosa è veramente importante per te e a preparare una pianificazione realistica per l’anno successivo... con risultati sorprendenti!
In quel giorno Roberto Re diventa la tua guida personale, ti prende per mano e ti accompagna in un viaggio affascinante: la meta è il tuo “Best year yet!” Coinvolgendoti e motivandoti come solo lui sa fare, ti porta a scoprire come usare le tue abilità, la tua forza e le tue esperienze per creare i risultati che vuoi e di cui hai veramente bisogno. Con l’incredibile e contagiosa energia che lo contraddistingue, per dodici ore ti aiuta a dedicarti a qualcosa di veramente importante per la tua vita, ma che forse hai sempre trascurato di fare prima. Perché, ti insegna, mentre tutti gli uomini di successo pianificano annualmente i loro obiettivi, purtroppo, in genere, le persone non lo fanno per se
stesse. Le persone che hanno successo hanno degli obiettivi chiari e non smettono mai, neanche per un istante, di pensare seriamente a cosa vogliono ottenere. Spesso le persone hanno anche l’ambizione e le capacità necessarie per avere successo, ma sono confuse da insoddisfazioni e dubbi o, semplicemente, ritengono di essere troppo occupate per pensare a cosa è veramente importante per loro. Roberto ti fornisce invece tutti gli strumenti necessari per utilizzare questo seminario al massimo e scoprire come usare le tue capacità, la tua forza e la tua esperienza per pianificare la vita che realmente vuoi per te stesso.

Guidato dal miglior coach che puoi desiderare individui ed apprezzi ciò che di positivo hai fatto durante l’anno passato e i risultati che hai raggiunto, pensi ai momenti in cui sei stato orgoglioso di te stesso, hai fatto qualcosa bene o risolto un problema. E ti sorprendi di questi successi quasi come se non te ne fossi mai accorto prima!
Roberto ti aiuta poi a ricordare invece le volte in cui le cose non sono andate come avresti sperato. Ma, ciò che è più importante, ti aiuta a vedere gli errori compiuti e le delusioni ricevute solo per ciò che sono. Perché tutti fanno degli errori, ma le persone che hanno maggiore successo sono coloro che imparano dai essi, se ne dimenticano e vanno avanti.
Riflettendo sul passato, ti accorgi con sorpresa di imparare molte lezioni di vita e ti rendi conto che questa semplice presa di coscienza può fare la differenza per il tuo successo.
E infine, il passo decisivo: cosa è più importante per te nella tua vita?
Che cosa veramente ti motiva e ti guida? Mentre stai lavorando sulla pianificazione del tuo prossimo anno e su cosa hai bisogno di raggiungere, Roberto ti aiuta a prendere coscienza dei valori che vuoi realizzare e degli obiettivi che ti guidano in quella direzione
Così, alla fine della giornata ti accorgi, con stupore, che quasi senza rendertene conto e nel giro di neanche dodici ore, sei riuscito a mettere a fuoco cosa è veramente importante per te e hai finalmente creato un piano che ti aiuterà a fare le cose che sai di dover fare. E dato che ciò su cui ti focalizzi è ciò che otterrai, grazie al seminario “L’anno migliore della tua vita” avrai fatto in modo che le cose succedano e quindi avrai tutto ciò che è necessario per raggiungere i tuoi obiettivi nell’anno che ti si apre davanti!
OK, sei pronto! A questo punto Roberto e lo staff di ragazzi eccezionali che lo circonda, ti forniscono subito l’occasione per sperimentare che hai tutto ciò che ti serve per camminare verso l’Anno migliore della tua Vita, superando qualsiasi ostacolo si possa presentare davanti: grazie alla meravigliosa esperienza del Firewalking tornerai infatti a casa pieno di entusiasmo e di determinazione. Sarai certo che, ora che hai preparato il tuo piano d’azione, nessun ostacolo potrà impedirti di vivere l’anno che hai sempre desiderato, l’Anno più bello della tua Vita!
autore:Lucia Enrici
tratto da www.hrdonline.it

lunedì 29 settembre 2008

Cosa e Come Pensano i Ricchi

Per attrarre ricchezza abbondanza e prosperità nella vita, i nostri pensieri devono essere ricchi, abbondanti e prosperi. Tutte le persone facoltose, hanno dei modi di pensare molto simili; ed è il loro modo di pensare che li avvicina al denaro. Un detto popolare dice: che l’acqua va al mare, ossia dove ce n’è già tanta. Anche i poveri condividono pensieri simili e negativi sul denaro e sull’abbondanza, ad es.: Il denaro è la radice di ogni male, I soldi non crescono sugli alberi, Chi ha i soldi e avaro e meschino, I soldi non sono così importanti, ….e tanti altri detti popolari spesso anche volgari che sarebbe lungo e inutile elencare. Farò solo un ultimo esempio: Nella mia zona (Abruzzo) si suole dire: I soldi non li cacano gli asini.

Bene (anzi Male!) con questi pensieri come è possibile che il denaro giunga nelle vostre mani? Se voi dite al vostro partner o ad un amico che lui o lei per voi non è importante, statene certi non resterà a lungo al vostro fianco. Il denaro si comporta nello stesso modo, va nelle tasche di chi lo apprezza, e se ne sta alla larga da chi lo disprezza.

Questo articolo vuole aiutarvi a modificare i Pensieri Poveri e sostituirli nella vostra mente con dei Pensieri Ricchi.

Per fare questo userò i 17 File della Ricchezza estratti dal libro: I Segreti della Mente Milionaria di Harv Eker ( libro straordinario che consiglio a tutti di Acquistare se non lo avete ancora fatto).

Inoltre per scolpirli nella mente questi pensieri saranno associati alla tecnica dell’EFT (per la tecnica dell’eft rinvio al manuale di Andrea Fredi scaricabile anche dal sito www.pensierocreatore.it alla sezione Tecniche Efficaci).

Picchiettare il Punto Karare o il Punto doloroso dicendo 3 volte la frase dei file della ricchezza.

Poi picchiettate i singoli punti Eft (centro testa, sopracciglio, lato occhio, sotto l’occhio, sotto il naso, sotto il labbro, clavicola, lato braccio, sotto il pettorale, e lato delle dita come indicato nel manuale) pronunciando la frase della Sequenza.

I File: Le persone ricche credono “Io creo la mia vita” (tre volte)

- Sequenza: Io creo la mia vita

II File: Le persone ricche giocano al gioco del denaro per vincere (3 v.)

- Sequenza: Io gioco per Vincere

III File: Le persone ricche sono impegnate a essere ricche (3 v)

- Sequenza: Io sono Impegnato a essere ricco

IV File: Le persone ricche Pensano in Grande (3 v.)

- Sequenza: Io Penso in Grande

V File: Le persone ricche Sono Focalizzate sulle Opportunità (3 v.)

- Sequenza: Io Sono Focalizzato sulle Opportunità

VI File: Le persone ricche Ammirano le persone ricche e di Successo (3v.)

- Sequenza: Io Ammiro le Persone Ricche e di Successo

VII File: Le persone ricche Frequentano Persone Ricche e di Successo (3 v.)

- Sequenza: Io Frequento Persone Ricche e di Successo

VIII File: Le persone ricche sono Disposte a Promuovere se Stesse e il loro Valore (3 v.)

- Sequenza: Io Promuovo me stesso, Io Ho Valore

IX File: Le persone ricche Sono più Grandi dei propri problemi (3 v.)

- Sequenza: Io Sono Più Grande dei miei problemi

X File: Le persone ricche Sanno Ricevere molto bene (3 v.)

- Sequenza: Io So Ricevere Molto bene

XI File: Le persone ricche Scelgono di essere Pagate in base ai Risultati (3 v.)

- Sequenza: Io Sono Pagato in Base ai Risultati

XII File: Le persone ricche pensano “entrambi” (botte piena e moglie ubriaca) (3 v.)

- Sequenza: Io Scelgo entrambe le opzioni

XIII File: Le persone ricche sono focalizzate sul loro patrimonio netto invece del reddito da lavoro

- Sequenza: Io Sono Focalizzato sul Mio Patrimonio Netto

XIV File: Le persone ricche Sanno Gestire molto bene il Loro Denaro ( 3 v.)

- Sequenza: Io So Gestire molto bene il Mio Denaro

XV File: Le persone ricche fanno in Modo che i loro Soldi lavorino duramente per loro ( 3 v.)

- Sequenza: I Miei Soldi Lavorano per Me anche di notte

XVI File: Le persone ricche agiscono nonostante la Paura (3 v.)

- Sequenza: Io Agisco nonostante la Paura

XVII File: Le persone ricche continuano ad Imparare e Crescere (3 v.)

- Sequenza: Io Continuo ad Imparare e Crescere



Sono Sicuro che utilizzando questi Pensieri Ricchi presto vivrete dei cambiamenti economici strabilianti ( associate la lettura del libro di Harv Eker per meglio capire i pensieri e i concetti che sono dietro queste frasi).

tratto da:www.articolista.com

giovedì 25 settembre 2008

Tutto il sito di Bruno Editore su Iphone !

GIACOMO BRUNO Ciao ragazzi, se due giorni fa il quotidiano la Repubblica (di lun 22 sett) parla di come la Bruno Editore ha portato la formazione anche su Iphone, oggi abbiamo un’altra sorpresa per voi!

La sorpresa è che stavolta è l’intero sito Bruno Editore a finire su Iphone, dunque i nostri servizi e il nostro catalogo sarà interamente disponibile in formato Iphone e Touch Screen!
Bruno Editore su Iphone

Bruno Editore su Iphone

Ovviamente vale anche per tutti quelli che invece dell’Iphone hanno un qualsiasi cellulare/palmare per navigare su internet.

Giusto oggi un giornalista mi chiedeva come facciamo a portare avanti un’azienda così grande e tutti questi progetti insieme. Il segreto è la nostra passione per la tecnologia.

La tecnologia è uno strumento potentissimo per automatizzare le procedure, a patto di saperla utilizzare e sapersi affidare ai migliori.

Noi come sapete abbiamo scelto il team di Time&Mind, che oltre ad essere dietro al continuo e costante lavoro del nostro sito, è anche una delle poche agenzie specializzate in siti per Iphone.

Il risultato è grandioso: nella versione beta (in foto) che mi hanno consegnato oggi, il sito è interamente navigabile e usufruibile con il touch screen dell’Iphone. Ad oggi manca solo la parte ecommerce con carrello e ordini, ma sono sicuro che in poche settimane sarà tutto pronto.

Se pensate che nel frattempo stanno rinnovando completamente il CMS per la gestione dei contenuti del sito, l’intero pannello di controllo e il programma di affiliazione, il GeoTagging degli Autori (e presto degli Affiliati), nonchè tutto il mega lavoro sulla Community… posso solo dire GRAZIE!

A presto!
Giacomo Bruno
Tratto da:www.giacomobruno.com

martedì 26 agosto 2008

Ebook Gratis! La Balbuzie si risolve con la PNL?

Questo post e tratto dal blog di Giacomo Bruno il creatore del sito numero 1 in Italia sulla pubblicazione di Ebook per la formazione,www.autostima.net,datato Giovedì 22 Maggio 2008.
è un post interessante perché offre la possibilità di scaricare gratuitamente un ebook che dimostra l'efficacia e conferma la potenza della PNL.
Ecco a voi.

Qualche giorno fa Roland Del Vecchio, autore della Bussola di Roly e Lo Stato SDV, mi ha mandato in email un ebook di cui avevamo parlato qualche tempo fa al telefono.

E’ un ebook molto speciale, che ho letto personalmente dato che penso potrà cambiare la vita di diverse persone.

Per tutti quelli che leggono assiduamente il blog, forse ricorderanno il post “Tom Sietas: Fast Time e Slow Time” nel quale un ragazzo aveva chiesto informazioni riguardo la balbuzie. Roland gli aveva fornito delle prime informazioni direttamente sul blog, poi invece gli ha comunicato il suo indirizzo email e hanno cominciato a scriversi.

Roland ha aiutato personalmente questo ragazzo ad ottenere degli ottimi risultati con pazienza e dedizione per circa un mese. I risultati ci sono stati e sono tutti documentati in questo meraviglioso ebook.

Le tecniche sono di Pnl applicata ma in una forma un po’ particolare, ecco perchè Roland nell’introduzione dell’ebook parla di “ESPERIMENTO”. Le strategie di Pnl e gli esercizi che Roland darà da fare a questo ragazzo molto tenace, saranno puramente via mail. Niente telefono, niente incontri, tutto solo via mail.

Si tratta di un lavoro molto tecnico e professionale, che non entra mai nel merito di terapie mediche. Questo ebook rivoluzionerà tante convinzioni e ha un valore enorme, tanto impegno da parte di 2 persone che si sono completamente messe in gioco.

Noi della Bruno Editore distruibuiremo l’ebook, grazie a Roland e a questo ragazzo meraviglioso che vuole rimanere anonimo ma a cui faccio pubblicamente i miei migliori auguri per la sua forza e il suo impegno.

Crediamo che l’ebook possa aiutare tante persone che hanno problematiche di balbuzie o anche solo che possano capire che qualcosa si può fare, che si può cambiare, questione di mettersi in gioco!

Tutto il lavoro è talmente prezioso che sarà fornito GRATIS perchè preferiamo che entri nelle case di tutti, e con la nostra lista contiamo di farlo.

Chiedo anche agli Affiliati che hanno un blog o un sito di fornire e segnalare questa risorsa gratuita, così da diffonderla.

SCARICA SUBITO LA TUA COPIA OMAGGIO e lascia un commento a Roland per questa opportunità! :)

A presto!
Viviana Grunert & Giacomo Bruno

giovedì 21 agosto 2008

Diventare un TOP AFFILIATO di autostima.net

Daniele D'Ausilio Guadagnare Soldi attraverso un Programma di Affiliazione è uno dei modi più Gratificanti che si possa mai ottenere per crearsi una Carriera in proprio. La cosa positiva nel crearsi questo tipo di Attività è che chiunque può Iscriversi e creare la SUA Strada verso il Successo. L’Affiliazione si è dimostrata essere un Metodo Straordinario per Fare Soldi Online, sia in termini di Costi, spesso vicino allo Zero, sia in termini di Risultati a Lungo Termine (per cui niente “Guadagni Ora e mai più” come nel caso di altri Metodi). Senza contare che, lavorando come Affiliato Online, hai la comodità di lavorare da Casa tua godendo della Libertà e della Flessibilità dell’Orario di Lavoro che TU deciderai per TE.

Queste però sono frasi fatte che probabilmente hai sentito spesso su Internet. La realtà però, è che non tutti poi riescono a raggiungere questi Obiettivi; anzi, ci sono moltissime Persone che non riescono ad avere successo con questo tipo di Attività. Le Cause possono essere diverse, come una mancanza di Conoscenza adeguata, o le giuste Strategie di lavoro. Se quello che vuoi è davvero Fare Soldi Online unendoti ai tanti Affiliati che fanno di questa Attività il loro Lavoro, allora per prima cosa devi sapere dove trovare un buon Programma di Affiliazione.

In questo senso, Autostima.net è il Sito ideale per iniziare. Qui potrai trovare il Club Affiliati Italiani, il più grande Programma di Affiliazione del Settore InfoProdotti in Italia! Basta visitare il Sito www.Autostima.net e iscriverti per garantire il tuo Accesso come Affiliato! Visita il Catalogo e inizia cercare i prodotti, gli eBook o i Servizi che vuoi promuovere o che sembrano maggiormente adatti al tuo Sito Internet, se ne hai uno e vuoi sfruttarlo per la tua Affiliazione. Se non sai come scegliere, inizia Pubblicizzando quelli che tu stesso hai avuto modo di leggere.Autostima.net, Sito Ufficiale della Bruno Editore, è una delle Maggiori Realtà oggi per quanto riguarda la Formazione a distanza, tramite i suoi eBook, Libri, Video Corsi e Seminari dal Vivo, ma allo stesso tempo fornisce le più Moderne Tecnologie a disposizione per gli Affiliati per poter Guadagnare dal suo programma. Click unici, Cookie senza scadenza, Registrazione delle Iscrizioni, ne sono solo un esempio.

Non è solo una questione di Affiliazione, ma anche di PRODOTTI. La Bruno Editore fornisce un Catalogo ampissimo e in continua espansione, con tantissimi Autori ed eBook da poter Rivendere. Oggi la Bruno Editore conta più di 100 Prodotti e oltre 2.000 esperti Affiliati che regolarmente Guadagnano le loro Commissioni. Il Motivo di tanto Successo è stato da me Studiato ed analizzato ed è molto semplice, perchè si basa sulla QUALITA’ dei Prodotti e sulla SERIETA’ dell’Azienda che c’è dietro, con un Sistema di lavoro e di Retribuzione agli Affiliati assolutamente equo e trasparente (Pannello di controllo in Tempo Reale e Cookie non sovrascrivibili ne sono anche in questo caso un ottimo esempio).

Anche per i comuni Utenti del Web, entrare nel Club Affiliati è semplicissimo. Basta iscriversi al Sito gratuitamente e si ha l’accesso alla Vendita di TUTTI i loro Prodotti. Ogni Prodotto ha un suo Mini-Sito o Scheda, che ben illustra ai potenziali Clienti le Informazioni dettagliate su di esso e i Benefici. Ultimamente la Bruno Editore ha aggiunto tantissimi nuovi Strumenti e con essi sono nate tante nuove Strategie e Metodologie di Guadagno con questa Affiliazione.

Se ti sei appena iscritto e non hai ben chiaro come funziona Autostima.net, se i Programmi di Affiliazione non sono mai stati il tuo forte ma vorresti saperne di più, se sei confuso dalle tante “chiacchiere” che si leggono in giro su Internet circa i Programmi di Affiliazione e come poter Fare Soldi con essi, non preoccuparti… IL CODICE DELL’AFFILIAZIONE chiarirà definitivamente i tuoi Dubbi.

Non dimenticare che nell’Affiliazione, così come in qualsiasi Lavoro o Attività, non riuscirai a Guadagnare 1.000 € il Primo Giorno. E anche se riuscirai ad avere Successo, dovrai sudartelo, impegnarti, dedicare del tempo e … sopratutto, avere LE GIUSTE STRATEGIE! Ma una volta fatto questo, credimi … i tuoi sforzi non saranno mai sembrati così dolci.

Preparati, Il Codice è in Arrivo!

A cura di Daniele D’Ausilio
Autore del “Il Codice dell’Affiliazione“

PS: poiché Il Codice dell’Affiliazione andrà a sostituire Il Codice di Autostima.net, tutti coloro che lo hanno acquistato (o lo acquisteranno da oggi), riceveranno GRATIS ill nuovo ebook Il Codice dell’Affiliazione!

martedì 12 agosto 2008

Vuoi ottenere Risultati? devi Agire

Nicoletta è una mia cliente, una piacevole signora vicino alla cinquantina imprenditrice nel settore ristorativo. La sto aiutando a ricostruire l’Autostima che ha perso negli anni, nonché a volersi maggiormente bene. È talmente contenta dei suoi miglioramenti che ne parla continuamente in giro ad amiche, conoscenti, clienti del Suo ristorante.

Questa settimana ha organizzato una cena con alcune Sue amiche incuriosite dai racconti e con altre cui ha fatto una sorpresa. Mercoledì sera mi ritrovo a tavola con sei donne: due ragazze giovani che, insieme con una signora di una certa età non conoscevo - e che, forse, non si aspettavano la mia presenza -, Nicoletta e altre due signore mature che, invece, desideravano appunto conoscermi e parlare con me.

Mentre aspettiamo la cameriera, una delle due signore mature, Maria Rosa, mi spiega che opera nel multi level marketing e vende oli essenziali e creme di una nota azienda di prodotti naturali. A mia volta Le dico che anch’io ho avuto esperienze di vendita e Le racconto di quando “vendevo” (meglio dire provavo a vendere) il mitico aspirapolvere Folletto.

La signora di una certa età entra nel discorso e mi chiede di dove io sia e cosa faccia lì a cena con loro. Con un po’ di sana ironia spiego che sono stato gentilmente invitato e che sono un formatore motivazionale e, soprattutto, un personal coach che aiuta le persone a valorizzarsi.

La mia spiegazione ottiene il risultato di calamitare l’attenzione delle due ragazze giovani e delle signore mature e, ovviamente, di Nicoletta che mi conosceva già. Mentre noto che la signora che mi aveva posto la domanda - credo si chiamasse Renata - ha una contrazione delle spalle e si tira indietro con il corpo. Chissà che effetto Le avrà fatto il sapere che ero un coach mentale?!

La serata scorre gradevole, tra un buon bicchiere di vino, sorrisi, battute e molte domande, in particolare da parte delle due ragazze incuriosite dal mio lavoro. Maria Rosa, poi, una splendida signora sui sessant’anni, è un vulcano d’ottimismo e di positività. Il contrario di Renata che traspare pessimismo da più pori.

A un certo punto una delle due ragazze, Federica, mi chiede un consiglio su come conquistare un ragazzo che Le piace e, pur non essendo un esperto di seduzione, Le offro qualche utile dritta.

Noto che l’atteggiamento di Renata nei miei confronti cambia: adesso è più disponibile, più aperta. Continuo a parlare con Federica e Le chiedo se quel ragazzo è a conoscenza del Suo interessamento e mi risponde che “lui, sa bene che mi piace” (nota che Federica presume che lui lo sappia, in realtà non può esserne convinta e alla fine della serata lo ammetterà).

Allora Le chiedo se non ha mai provato a dirglielo in maniera diretta e Lei, arrossendo, mi risponde “assolutamente no” (quindi, mi chiedo, come faceva a saperlo…). Infine, Le chiedo la terza e ultima cosa: se è mai uscita con Lui; la ragazza, abbassando lo sguardo, mi dice… “magari” (ma cara Federica, e se lui fosse più timido di Te?).

Il dialogo è sempre più coinvolgente e i consigli, anche delle signore mature, fioccano a iosa. Anche Renata partecipa maggiormente, e spinge Federica a chiedermi più cose.

Rivolgendomi a Fede e alle altre, faccio notare che “Se Vuoi ottenere dei risultati nella vita, devi imparare ad agire. Fare delle azioni volte a costruire i presupposti di quello che desideri”. Federica, invece, si limita a desiderare quel ragazzo, senza mettere nessuna azione in campo per conquistarlo.

Fai così anche Tu che stai leggendo? Sì?! Peccato, perché ho scoperto a mie spese che + vuoi ottenere dei risultati, + devi agire. Nel caso di Federica, l’azione poteva venire da almeno tre forme diverse:

1. dire apertamente a quel ragazzo che le piaceva (senza dare per scontato che lui lo sapesse);
2. chiedergli apertamente di uscire con Lei (Lui poteva anche essere più timido e riservato di Lei);
3. fare esattamente il contrario: anziché pendere dalle sue labbra quando lo incontrava, far finta che non esisteva e rimanere assolutamente indifferente (spesso, quando le persone sanno di essere al centro dell’attenzione, se ne approfittano un po’; poteva essere interessante provare a lasciarlo nell’indifferenza).

Naturalmente gli amici più esperti di me nella sublime arte della Seduzione potrebbero indicare a Federica altri 10/20 suggerimenti diversi e migliori. Di sicuro c’è un fatto, Federica ha fatto l’unica cosa che “non” doveva fare: “non agire”!

Alla fine della serata erano tutte contente di aver fatto la mia conoscenza e dei consigli che avevo dispensato sia a Federica sia a Elena (l’altra ragazza giovane).

La stessa Renata appariva più serena e contenta di avermi conosciuto, e mentre ci apprestavamo al saluto capii il perché: era la mamma di Federica e aveva apprezzato i consigli che avevo offerto alla figlia, che riteneva timida e bisognosa di una mano.

Spero che il mio racconto Ti faccia capire due cose:

1. Se nella Tua vita Vuoi ottenere dei Risultati con la R maiuscola, devi Imparare ad AGIRE;
2. Se quando conosci delle persone Ti fai guidare dalla Prima Impressione, potresti essere portato a emettere un giudizio sbagliato.

Ricorda: + Vuoi ottenere dei risultati, + devi Agire. E ancora: smettila di valutare gli altri sulla base di simpatia o antipatia. Ascolta le persone e cerca di capirle. Anche in questo caso vale il consiglio di “agire”, perché se poni domande e le fai parlare potresti scoprire che sono molto più simili a Te di quanto Tu possa immaginare.

A fine serata Renata mi ha confidato che nel Suo piccolo anche Lei faceva qualcosa per aiutare gli altri: era sempre disponibile al telefono per ascoltare le Sue amiche e dare loro una parola di conforto. Quando ha notato che anch’io stavo aiutando Sua figlia, senza chiederle nulla in cambio, ha capito che ero “simile” a Lei e mi ha accettato.

Riassumendo: lamentati di meno e agisci di più. Agendo potresti anche sbagliare, anche se forse potresti ottenere dei risultati. Non agendo, rimandando continuamente, non Ti succederà mai niente di brutto. Anche se di sicuro, neppure niente di bello.

Ti lascio con una citazione bellissima di Benjamin Franklin: “Ami la vita? Allora non dilapidare il tempo, perché è di questo che è fatta la vita”.

Tu agisci nella vita? Lasciami un Tuo commento al post.

Ps: dimenticavo, nel mio ebook “Penso Positivo” ho dedicato l’intero settimo e ultimo capitolo all’Azione. L’ho intitolato “Sogna in Grande e Agisci in Piccolo”.

A Cura di Giancarlo Fornei
(Formatore Motivazionale & Mental Coach)
Autore di “Penso Positivo
www.giacomobruno.it

mercoledì 6 agosto 2008

I Bambini e le Bugie

Ho scritto il libro “Scacco alle bugie” con lo scopo di mettere a disposizione di tutti quanto ho imparato in 16 anni di studio della comunicazione e di 43 anni di pratica, dal mio primo “ba ba ba” ad oggi, dopo migliaia di contatti interpersonali singoli e di gruppo, tra amici e colleghi di lavoro, ludici e professionali.

Devo ringraziare il fato di aver dato a me stesso l’occasione di incontrare nel mare di internet il sito di Autostima.net che mi ha stimolato la voglia di condividere con voi questa mia esperienza e chissà… se questo libro vi insegnerà anche solo la metà di quello che penso, magari sarò stimolato a scriverne altri.

Se andiamo in fondo alla cosa, la bugia non è un fenomeno proprio episodico. Viviamo in una società così abituata a modificare l’informazione che, quando questo avviene, neanche più ce ne accorgiamo, sia che ne siamo vittime sia che ne siamo attori.

In un mondo in cui le relazioni interpersonali sono sempre più importanti, in cui il mondo dell’apparire è diventato più importante di quello dell’essere, diventa fondamentale acquisire la padronanza nella conoscenza necessaria a leggere gli indizi della menzogna.

In questo viaggio che intraprendo nel mio libro condurrò il lettore alla scoperta di tutto ciò che riguarda la bugia: la sua evoluzione, la sua funzione, le tecniche per individuarne gli indizi e per averne conferma tramite gli strumenti con cui si potranno migliorare le proprie capacità di persuasione, utili per ottenere una bella confessione dal bugiardo di turno.

Sarà un’esplorazione di un mondo la cui conoscenza darà enormi vantaggi negli affari, nelle relazioni sentimentali, nella crescita dei figli, con gli amici e con il mondo intero.

L’invito che faccio al lettore è quello di non limitarsi a leggere questo libro per soddisfare la curiosità, ma di farne un manuale da utilizzare come riferimento per fare pratica nell’esercizio delle tecniche di riconoscimento degli indizi di mendacia e delle tecniche per ottenere la collaborazione dell’interlocutore nell’arduo lavoro di avvicinamento alla verità. Per il proprio bene e del bugiardo di turno, se è una persona a cui teniamo.

Auguro ai lettori di riuscire a provare grande curiosità verso il tema che andiamo ad affrontare, affinché nasca in loro la passione necessaria a costruire solide basi per la loro motivazione ad acquisire l’eccellenza in quello che insegnerò loro nel libro. Vorrei che il lettore imparasse ad utilizzare saggiamente questi strumenti allo scopo di rendere la vita più gradita a lui e a chi gli sta intorno.

Se nell’attesa dell’uscita del libro (12 settembre) vi fa piacere chiedermi qualche consiglio operativo e pratico riguardo a vostre esperienze vissute, sono a vostra disposizione.

Alcuni consigli comportamentali per i genitori possono essere i seguenti:

1. Mostrare al bambino scoperto a mentire l’inutilità della bugia e, senza insistere troppo nel rimprovero, indicare schemi comportamentali alternativi meno dannosi.
2. Creare un contesto in cui la sincerità sia vista come un valore positivo e premiata.
3. Lasciare che il bambino sperimenti l’errore indicandogli dei limiti piuttosto che dei divieti.
4. Cercare di ottenere la sua comprensione riguardo alla motivazione di certi divieti necessari. Troppi divieti potrebbero minare lo sviluppo del suo senso critico.

Fino ai nove anni il maggior deterrente è in ogni caso costituito dalla paura della punizione. Questo deterrente scema poi pian piano al maturare della consapevolezza di due fattori principali: il primo è che con l’affinamento della sua tecnica mendace, il bambino comincia a riuscire a farla franca, aumentando la sensazione di controllo sul fenomeno.

Il secondo fattore è legato al fatto che il bambino accetta inizialmente l’insegnamento del genitore che gli indica la bugia come atto riprovevole, ma questo giudizio con il tempo viene a mitigarsi attraverso l’individuazione di bugie “giustificabili” e soprattutto di incongruenze comportamentali da parte dei genitori, a cui capita di farsi “beccare” nel dire loro stessi bugie.

L’evoluzione del rapporto del bambino con la bugia lo porta verso i dieci anni ad aver compreso e accettato la funzione “sociale” del mentire. Lo ha imparato osservando magari il padre che parla continuamente male della suocera e che poi, per quieto vivere, si dimostra gentile quando lei è presente.

A questo punto non è più facile per il genitore punire l’atto del mentire, perché sarebbe costretto a fare una distinzione tra le bugie cosiddette “ecologiche”, che di solito lui stesso viene beccato a dire, e quelle che non lo sono.

Tuttavia sappiamo bene quanto siano diventati bravi i bambini di questa età nel muoversi nei meandri dell’opinabilità, oltre che nell’arte della bugia. A questa età sono diventati più bravi a controllare i diversi aspetti verbali e non, ma soprattutto a riconoscerli nella comunicazione altrui.

Occorre quindi cambiare strategia. Di solito dopo i dieci anni si cerca di fare leva sul concetto di fiducia. Siamo infatti nella pubertà, alle porte dell’adolescenza, in cui diventa forte la necessità di autoaffermazione contro l’autorità imposta dai genitori.

La comunicazione mendace diventa allora uno degli strumenti a disposizione per esprimere la propria identità, per affermare la propria autonomia, per rifiutare l’autorità e i valori provenienti dai genitori, per mitigare il senso di colpa riguardo alla loro ribellione e alla rigidità di certi loro atteggiamenti.

Trovandoci di fronte a un giovane adulto non possiamo esimerci dal fare leva sul suo “nuovo” senso di responsabilità. Il miglior modo è quello di invocare valori come la fiducia, quale fondamento dell’unità di una comunità di adulti in cui diventa vitale potersi fidare gli uni degli altri.

Per riuscire a realizzare tutto ciò in questa fase delicata del ragazzo è fondamentale che il genitore sia in grado di controllare le sue giustificate ansie e di rispettare il crescente bisogno di autonomia, di fiducia e di privacy dei propri figli.

A Cura di Valter Romani
Autore di “Scacco alle Bugie

martedì 29 luglio 2008

Benessere Bimbi Sole Mare

Finalmente l'estate! E' tempo di gioco, di spensieratezza e di mare. Si parla di vacanze, di tempo libero da passare con mamma e papà. Una delle mete favorite contro la calura estiva è la classica vacanza al mare, soluzione ideale per le famiglie con bambini. Al mare si gode la freschezza della brezza marina, i rigeneranti bagni, i giochi più diversi e fantasiosi. Sempre più spesso si trovano hotel con servizi dedicati ai bisogni dei bimbi, strutture attrezzate con area giochi, accuratamente ombreggiate, piscine sicure e non mancano mai nuovi amici e tanto svago. Il sole e il mare, per diversi e importanti motivi, fanno sempre bene, specialmente in una fase delicata com’è quella della crescita dell’organismo. La pelle dei piccoli, però, è ancora molto delicata, ed è necessario proteggerla dai raggi del sole: non esporre i piccoli nelle ore più calde, dalle 11.00 alle 17.00, cospargerli accuratamente con creme protettive, indossare un cappellino con visiera può evitare colpi di sole e febbre improvvisa. La crema, perché mantenga la sua efficacia, andrebbe applicata ogni due ore indipendentemente dal bagno in acqua. Dopo i primi giorni d'esposizione il fattore 30 può essere utilizzato per tutto il corpo e, dopo una settimana, si possono utilizzare protezioni più basse. I raggi solari passano anche attraverso le tele degli ombrelloni, se rimanete al mare l'intera giornata fate indossare magliette di cotone bianche ai vostri bambini. E' importante bere molto, acqua o succhi di frutta e, come per i grandi, è meglio evitare bibite gassate e cibi grassi. Frutta fresca e gelati restituiscono sali minerali e vitamine al corpo senza appesantirlo. Mentre giocano spensierati sulla spiaggia, milioni di invisibili particelle d'acqua sospese in aria, che contengono sali e ioni sottratti all’acqua di mare dal vento e dal moto ondoso e trasportati sulla costa, esercitano un aerosol naturale salubre e purificante alle vie respiratorie. Si comprende facilmente l’importanza di questo ambiente climatico, che rafforza le capacità di resistenza agli attacchi virali dei mesi invernali. Anche il sole è fondamentale per una crescita sana. La salute delle ossa è strettamente legata agli effetti benefici dell'esposizione al sole, perché consentono alla vitamina D di formarsi. Questa vitamina si assimila attraverso il cibo, latte, burro, uova, carne, ma per formarsi necessita del sole. Grazie al lavoro della vitamina D, il calcio si fissa nelle ossa e garantisce una crescita ossea equilibrata. I bimbi, tutto questo non lo sanno e giocano felici, si tuffano in mare e magari imparano a nuotare, prima con i braccioli...e poi finalmente liberi di galleggiare! Attenzione alle labbra, che da rosa diventano viola, e alle grinze sulle manine: è ora di uscire dall'acqua e di scaldarsi al sole perché la temperatura corporea si è abbassato troppo. Portate sempre diversi costumini da bagno, rimanere con il costume bagnato può causare fastidi all'intestino, eritemi e pruriti. Ricordate sempre che per i bimbi piccoli, fino a tre/quattro anni, la mamma e il papà sono il centro del mondo e non c’è niente di più bello e gratificante che passare il tempo con voi, castelli di sabbia, racchettoni, pallone, gavettoni, bagni, tuffi e coccole a volontà! Riscopritevi bambini, liberi dalle costrizioni della vita quotidiana e del lavoro, tornerete a casa rigenerati e carichi per affrontare un nuovo anno di tram tram.
Autore:Lisa Guerrini
www.articolista.com

lunedì 28 luglio 2008

Le Leggi Universali della Ricchezza e dell’Abbondanza

L’importanza di questo breve ma intenso manuale, liberamente ispirato al libro di Stuart Wilde: Le leggi dell’abbondanza, soprattutto in un periodo economico difficile come questo, sarà evidente quando avrete compreso pienamente ed integrato interiormente queste leggi.
Viviamo in un mondo che esprime abbondanza a profusione, eppure fatichiamo ad accorgercene. Perché? Perché spesso è difficile osservare l’ovvio. Se chiedete ad un fisico quantistico qual’è l’Essenza dell’Universo, ci porterà in un ragionamento logico che dalla Galassia (infinitamente grande) giunge all’atomo (infinitamente piccolo) ed ancora più in profondità.

Inizierà a farci concentrare l’attenzione sulle galassie, poi sui sistemi solari e stellari, sui pianeti e concentrando l’attenzione e focalizzando sempre più arriviamo a considerare gli organismi viventi e le sostanze minerali, andando ancora più in profondità con un microscopio possiamo osservare le cellule, le molecole gli atomi; se volgiamo lo sguardo dentro l’atomo che è la base del mondo materiale, esso ….scompare!!! e l’ultima essenza dell’intero universo è l’Energia; che c’è sempre stata dell’inizio dei tempi, non si crea dal nulla ne si distrugge, ma si trasforma.

Dunque tutto l’Universo alla fine del gioco non è che forme varie di Energia. Noi siamo energia, il Denaro è energia. Il flusso dell’energia è eterno e noi ne facciamo parte; se comprendiamo le leggi dell’abbondanza possiamo rivendicare il nostro diritto di nascita; si perché la ricchezza è una forma di energia e ci spetta per diritto di nascita, poiché facciamo parte dell’Universo creato.
La teoria Monistica del mondo, di origine indù, afferma che Tutto è uno ed uno è tutto; che l’Universo è stato creato a partire dalla sostanza Originaria Divina e questa è l’energia, la luce di Dio.

Nel corso della storia grandi maestri religiosi e spirituali e straordinari filosofi, ci hanno insegnato che esiste l’abbondanza divina che fluisce dentro di noi; chiamata in tanti modi: prana, etere, chi, spirito santo, soffio vitale ecc.. ma il concetto era sempre lo stesso, che noi siamo parte del Tutto, ed una parte è sempre uguale per caratteristiche e qualità al tutto, essendone diversi solo per la quantità.

Consiglio a chi ha voglia di approfondire certi concetti, forse per alcuni troppo esoterici, la lettura de “LA CHIAVE SUPREMA” di Charles Haanel.
Di seguito vi elencherò le dieci leggi dell’abbondanza concentrando l’attenzione sulle prime, per meglio comprenderle; se leggendole qualcosa si smuove nella vostra coscienza approfondite gli argomenti trattati con i libri consigliati, altrimenti sono argomenti che non fanno per voi! Oppure non avete la necessità di attrarre maggior abbondanza nella vostra vita (e quindi non proseguite la lettura); ma se avete ricercato questo argomento forse è un tasto dolente, allora Iniziamo:

1)LA LEGGE DELL’ABBONDANZA E’ NATURALE E DIVINA: Dall’inizio dei tempi i filosofi ed i mistici, hanno parlato della naturale abbondanza del nostro pianeta. Una delle lezioni più importanti che dobbiamo apprendere nella vita, è riuscire a percepire l’abbondanza ed avere la consapevolezza che una parte di questa ci spetta. Un semplice esercizio per riuscirci è quello di concentrarci sulla rigogliosità della natura; apprezzate un campo di grano prima della mietitura con le sue innumerevoli spighe ondeggianti al sole; o l’abbondanza di un frutteto di mele in autunno o l’immensità di colori di un giardino fiorito. Esercitarsi ad osservare ed apprezzare la prosperità dell’Universo è il primo passo per prenderne coscienza e per chiedere la parte che ci spetta. Voglio farvi un altro esempio per meglio spiegarmi. Se vivete in un luogo poco illuminato, alzate gli occhi al cielo in una serata limpida e serena, e contate le stelle……si sono infinite così come l’universo e come l’abbondanza di cui siamo compartecipi.

2)LA LEGGE DEL FLUSSO: Capire questa legge è molto semplice; chiunque ogni giorno vede l’abbondanza fluire e fermarsi (per voi nelle mani sbagliate!) e rifluire nuovamente. Un antico proverbio dice che l’acqua va al mare. Questo è sempre vero. Se concentriamo la nostra attenzione sull’abbondanza attireremo abbondanza nella vita; ma se ci concentriamo sulla scarsità è questa che attiriamo. Concentrarsi con un Atteggiamento Mentale Positivo verso la prosperità e l’abbondanza, ci permette di essere partecipi del flusso della ricchezza; ma bisogna impegnarsi con l’AMP (atteggiamento mentale positivo). Ti consiglio vivamente approfondire questo concetto con i libri di Napoleon Hill.

Più ti lamenti della mancanza di denaro o della sfortuna e dei problemi, e più ne attiri nella tua vita: CAMBIA ATTEGGIAMENTE E MODIFICA IL TUO VOCABOLARIO, concentrati su quello che vuoi, scrivilo su un foglio con una frase specifica e non generica ed espressa in positivo. Ad esempio al posto di: io non voglio essere povero; puoi dire: Io sono ricco ed apprezzo la ricchezza.
Per stimolare la tua fantasia, e darti una mano, ti scrivo una lista di frasi sull’abbondanza e la prosperità. Modificale come più ti piace ma sempre in positivo ( evita di usare in non voglio, ma dì cosa vuoi) e scrivile su un foglio. Una al giorno ma ripetute almeno venti volte al giorno; deve essere il primo pensiero appena vi alzate la mattina e l’ultimo prima che vi addormentiate la sera. Ma soprattutto, scrivete date una forma concreta a questi pensieri, date ENERGIA e l’energia inizierà a fluire maggiormente nella vostra vita.

PENSIERI POSITIVI SULL’ABBONDANZA E LA PROSPERITA’

Estratti dal sito www.pensierocreatore.it

$$$$ IO SONO pronto al manifestarsi dell’abbondanza nella mia vita.

$$$$ L’abbondanza si manifesta in modo magico, perché la magia è in me.

$$$$ IO SONO abbondante!

$$$$ La prosperità è un mio Diritto Divino!

$$$$ Io vivo nell’Abbondanza che mi perviene dall’universo con sorprendente tempismo.

$$$$ Il denaro è energia, l’Universo è ricolmo di energia ed è costantemente a mia disposizione.

$$$$ Io ho tutta l’abbondanza che creo con la mia mente.


$$$$ La mia mente infinita mi porta verso l’abbondanza infinita.

$$$$ I miei desideri sono soddisfatti adesso!

$$$$ Il denaro è energia e amore.

$$$$ Le mie idee sono ricolme di abbondanza.

$$$$ Io nuoto in un mare di tranquilla abbondanza.

$$$$ Io sono felice perché ho tutto quello di cui ho bisogno senza sforzo.

$$$$ L’Universo è ricolmo di energia ed è a mia disposizione da sempre e per sempre.

$$$$ Io ho tutto il denaro di cui ho bisogno per una vita serena e gioiosa.

$$$$ L’Abbondanza che ricevo dall’universo mi fa vivere esperienze meravigliose!

$$$$ IO SONO una persona che usa la sua abbondanza con amore e generosità.

$$$$ L’Amore di Dio elimina tutti gli ostacoli dal mio cammino verso la prosperità.

$$$$ Il mio cuore riceve tutto l’amore, l’abbondanza e l’energia che può contenere per il mio bene e per quello del mondo intero.

$$$$ Il mio cuore è Infinito.

$$$$ Dio è abbondanza, IO SONO abbondanza.

$$$$ Dio è energia infinita, IO SONO energia infinita.

$$$$ Io lascio che l’amore di Dio scorra per il mio corpo e mi ricopra dell’abbondanza necessaria per tutti i miei bisogni e per tutti i miei progetti.

$$$$ Tutta da ricchezza di Dio è a mia disposizione perché IO SONO L’IO SONO.

$$$$ L’Abbondanza dell’Universo è inesauribile, ed IO SONO inesauribile.

$$$$ Tutte le risorse di cui ho bisogno sono ora a mia disposizione.

$$$$ I tesori che sono nel mio cuore sono a mia disposizione ora e vengono liberati con il mio solo intento.

$$$$ La Ricchezza e L’Abbondanza sono un mio Diritto Divino perché IO SONO Divino.

$$$$ Io so che un grande Flusso di Ricchezza sta per giungere nella mia vita adesso!

$$$$ Io (Tuo nome) sono Ricco!

$$$$ Io (tuo nome) vivo nell’abbondanza!

$$$$ Io creo tutta la ricchezza di cui ho bisogno con il mio pensiero, e l’universo si attiva per procurarmela.

$$$$ L’Universo e infinita energia creatrice ed io utilizzo tutta l’energia che voglio per creare la mia prosperità.

$$$$ L’Energia Universale viene da me utilizzata per creare ricchezze inestimabili.

$$$$ Quando creo ricchezza per me, arricchisco tutto il mondo.

$$$$ Io (Tuo nome) RINGRAZIO L’UNIVERSO per il grande premio che sta per arrivarmi.

$$$$ Io sono grato a Dio per avermi dato l’abbondanza e la capacità creativa.

$$$$ Io (Tuo nome) utilizzo l’Etere Divino per creare il mio mondo.

$$$$ La materia dell’Universo è infinita ed è a disposizione dei miei pensieri creativi.

3)LA LEGGE DELLA DISTANZA DAL DENARO: Per vivere nell’abbondanza dobbiamo stare “vicini” all’abbondanza. Approfondite i concetti di distanza emotiva, intellettuale e fisica nel libro di Stuart Wilde, che sono ben esplicitati. Innanzi tutto la distanza emotiva è data da quell’insieme di credenze negative che abbiamo “adottato” nella nostra vita; se avete pensieri sul denaro depotenzianti come questi:. I soldi sono sporchi, i soldi sono la radice di ogni male, il ricco non entra nel regno dei cieli, i soldi portano sulla cattiva strada, Chi ha molti soldi è amato solo per interesse,il denaro si guadagnano con fatica, chi è molto ricco di sicuro è un ladro, il denaro scarseggia nel mondo, chi è ricco è egoista ecc…….avete stabilito una “distanza” emotiva dal denaro che, per farvi contenti, se ne starà alla larga da voi.
Per imparare a sostituire i nostri sistemi di credenze depotenzianti con credenze e valori positivi, vi consiglio di approfondire le tecniche della PNL (programmazione neuro linguistica) con i libri di Tony Robbins e di Roberto Re; di seguito vi faccio degli esempi di credenze potenzianti sul denaro come: .Io ho tutti i soldi che desidero, Io sono bravo a far soldi, E’ giusto vivere nell’abbondanza, il regno di Dio è abbondanza, Io posso avere tutto ciò che desidero con facilità, Lavoro con gioia e guadagno molto, ci sono soldi in abbondanza per tutti ecc… .

Per approfondire gli argomenti trattati: www.pensierocreatore.it


4) LA LEGGE SPIRITUALE DELLA DOMANDA E DELL’OFFERTA.

5) LA LEGGE DEL DENARO, DELLA CONCENTRAZIONE E DELLA DUALITA’ ONDA PARTICELLA.

6) LA LEGGE DELL’INVOCAZIONE E DELLA MANIFESTAZIONE.

7) LA LEGGE DEL DENARO E DELL’EGO.

8) LA LEGGE DEL DARE E DEL RICEVERE.

9) LA LEGGE DELL’ONORE, DELL’INTEGRITA’ E DELL’ABBONDANZA.

10) LA LEGGE DELL’AMORE, DELLA COMPASSIONE E DEL DENARO.

Dino D'Ercole

www.articolista.com

venerdì 25 luglio 2008

La PAURA

La paura è la prima e fondamentale emozione umana.

Grazie alla paura l’essere umano è riuscito ad evolvere, superando predatori ben più forti di lui.

Contrariamente a quello che si pensa, non è l’intelligenza ciò che ha permesso all’uomo di evolversi. È stata la sua capacità di provare paura e di esserne consapevole.

Grazie alla consapevolezza della paura, l’essere primitivo ha compreso l’importanza della vita, della sua e di tutti gli esseri intorno a lui.

La paura l’ha reso consapevole di quanto interesse aveva per “qualcosa”.

La paura infatti è legata al timore della perdita: un oggetto, la persona amata, la salute, l’approvazione, l’amore, la vita.

Pensaci.
Se non avessi paura di morire, ti getteresti da un ponte con l’elastico legato ai piedi (sempre che tu non lo facci già)?

Forse si, forse no, dipenderebbe da quanto interesse potrebbe suscitare in te quell’atto.

Quello che è certo è che decideresti di farlo dall’interesse per quella cosa e, non dalla paura di perdere qualcosa.

La fregatura è, che anche chi lo fa spinto dalla paura: la paura di perdere l’ammirazione, l’approvazione di qualcuno o solo di se stesso (c’è un termine che gli psicologi hanno coniato per indicare questo tipo di personalità, contro-fobico)

Ogni volta che evitiamo di affrontare qualcosa, che non facciamo ciò che sappiamo essere giusto fare, è sempre manifestazione di una paura.

Di cosa si ha paura?

Due sono le cose di cui si ha paura:

1) di morire

2) di perdere l’immagine che abbiamo costruito negli anni e che mostriamo agli altri.

La prima è comprensibile. Grazie a questa i nostri antenati sono sopravvissuti e hanno permesso l’evoluzione del genere umano. La seconda nasce dalla prima e prende vita autonoma.

Immagina una situazione che ti blocca. Ciò che ti impedisce di agire è la tua paura.
Paura di cosa però?
Se indaghi a fondo scopri che questa paura generata dalla perdita di una immagine che tenti di difendere a tutti costi. Una convinzione che hai di te e che desideri gli altri abbiano di te.

Scavando ancora più a fondo, scoprirai che in realtà, tu non hai questa convinzione nei tuoi confronti. E’ per questo che tenti disperatamente di difenderla, evitando tutte quelle situazioni che la metterebbero in pericolo, in dubbio. Ecco quindi che il tuo sistema produce una forte emozione chiamata PAURA.

Questa paura quindi fa da “guardiano” ad un luogo in cui TU non devi accedere per non scoprire qualcosa che ti farebbe troppo male sapere di te.

Un pò contorto vero?
Da un certo punto di vista può sembrarlo e, continuerà a sembrarlo fino a quando non comincerai a capire i meccanismi mentali di difesa che tutti noi attuiamo per proteggerci da un dolore profondo. Il dolore delle ferite emotive.

Non dobbiamo necessariamente aver subito chissà quale tipo di esperienza traumatica per avere delle ferite emotive.

Pensa che queste si forma nei primi anni di vita (si pensa fino ai 6 - 7 anni) quindi in un momento in cui non eravamo in grado di comprendere, in un’ottica adulta, quello che ci stava accadendo.
Anche la semplice distrazione di nostra madre può aver generato una ferita.

Non voglio approfondire qua questo argomento che tratterò meglio in un altro articolo in cui le metterò in relazione con la nostra soddisfazione o insoddisfazione per la propria vita.
Diverrà evidente quindi come queste impediscono di seguire la nostra strada, realizzare il nostro progetto di vita, costringendoci a fare lavori che detestiamo (o che non ci appagano come vorremmo), ad avere una vita povera sotto tutti i punti di vista, insoddisfatti per tutto o per poco e incapaci di trovare una soluzione alla propri esistenza.

Ciò che volevo fosse chiaro ora è che la paura che proviamo ad esempio ad incontrare un cliente, a parlare in pubblico, a relazionarci con quella ragazza che ci piace tanto, a cambiare lavoro e fare quello che ci desidereremmo, per quanto “giustificato” razionalmente, non è reale.

O meglio, è reale perché la sentiamo, ma è generata, sostenuta e alimentata da false premesse, da una falsa immagine di noi stessi.

Che ne dici allora di scoprire quali sono queste false premesse e cominciare a togliere loro forza ed energia?

Che ne dici di liberare la visuale per poter finalmente intravedere e comprendere qual è la tua strada verso la realizzazione e la ricchezza in ogni settore?

Che ne pensi di avviarti nella strada della RICCHEZZA TOTALE?

Ho preparato per te questo semplice esercizio.

Fallo tutte le volte che avverti paura e decidi di rinunciare.
Non importa la motivazione che fornirai a te stesso.
Fai comunque questo esercizio. Ti sorprenderai da quello che succederà dopo averlo applicato un po di volte alle tue paure.


ESERCIZIO

Senti bene la paura e localizza nel tuo corpo

“Quale convinzione riguardo a te stesso, quale immagine di te, questa paura sostiene ed è sostenuta?”

“Qual è l’opposto di questa convinzione che hai individuato?”

“E’ questo ciò che pensi, credi di te stesso?”

Trova altri episodi in cui hai avuto paura e ti sei bloccato e poniti dinuovo quelle domande per scoprire quanto, queste convinzioni su te stesso, abbiano impedito di fare qualcosa che desideravi.



Moreno Picchi
Amministratore Unico di
www.leviedellaricchezza.com
www.articolista.com

sabato 19 luglio 2008

LE VIE DELLA RICCHEZZA

Secondo Wikipedia, "E' la condizione di agio economico, tipicamente connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro. La ricchezza è chiamata a misurare il benessere economico di un soggetto fisico (persone, famiglie, ecc.) o immateriale (società, impresa, lo Stato, ecc.) ed è un parametro utilizzato in economia che stima la quantità di beni tangibili e intangibili detenuti dal soggetto che abbiano valore di mercato e siano in grado di produrre reddito."

Quando utilizzo il termine ricchezza, mi riferisco a quella condizione in cui, esprimendo totalmente me stesso in una attività (lavorativa), riesco a dare un contributo al miglioramento della vita delle altre persone.

Nel fare questo, io sto seguendo ciò che è definito dalla Psicologia Umanistica, il progetto di vita.

Quando sono in cammino verso la mia piena espressione, la ricchezza è la conseguenza naturale e "ovvia". Ricchezza nelle relazioni, Ricchezza negli affetti, Ricchezza nel denaro, Ricchezza nel pensiero, Ricchezza nelle emozioni.

Quindi, prerogativa essenziale per diventare ricchi, è quella di conoscersi.
Conoscere cosa? Conoscere chi siamo.

Qui occorre fare una distinzione, per comprendere meglio, fra Identità ed Immagine di Se.

La nostra identità è qualcosa di innato. Noi nasciamo con una identità ben distinta, specifica, diversa da quelle degli altri. La nostra identità può esternarsi attraverso comportamenti, pensieri, reazioni agli eventi della vita. Essa si manifesta sicuramente quando seguiamo la nostra strada, quando ci incamminiamo verso la realizzazione del nostro progetto di vita.

L'identità è quell'insieme di latenti potenzialità che ogni bambino possiede alla nascita. Come un seme, il bambino non si è ancora trasformato nella pianta, ma dentro di se ha già tutte le potenzialità per diventarlo. La sua identità è già stabilità. Un seme di una quercia, non potrà mai diventare una pianta di mele. Il suo progetto di vita è quello di esprimere ciò che è.

Se le condizioni ambientali sono favorevoli, è curato con amore, sottoposto a stimoli che lo fanno crescere, il seme diverrà ciò che è, dando forma alla sua identità. Se le condizioni non sono così favorevoli, il seme tenderà comunque verso la sua piena espressione. Probabilmente non ci riuscirà, ma la sua tendenza sarà sempre quella di farlo.

L'immagine di se sono quei costrutti mentali formatisi durante la nostra crescita. Il bambino non ha modo di capire chi è, di sperimentare pienamente il suo vissuto emotivo. Gli vengono imposte delle ingiunzioni (Analisi Transazionale) che gli impedisco la piena espressione e riconoscimento della sua identità. La sua figura di attaccamento (Bowlby) ha essa stessa dei vissuti emotivi non risolti che, inconsapevolmente trasmette al bambino sottoforma, di convinzioni, presupposti, comportamenti.

Questo lo costringe a creare delle pseudo identità (immagini di se), che gli permettono di essere accettato ed amato (accettazione condizionata di Carl Rogers), non per ciò che è, ma per ciò che "deve" essere. Impara allora a nascondere le sue pulsioni "violente" perché non accettabili, non solo agli altri, ma anche a se stesso (rimozione e proiezione).

Crea quindi un'immagine di se "cattivo" provando questo forte energia distruttiva, e una immagine opposta di persona "amabile" che non prova rancore, odio, ma solo amore.

Queste due immagini sono naturalmente false. Falsa è la maschera di "buono", falsa è l'immagine di "cattivo". La sua vera identità è celata da queste due infrastrutture complesse. Sono, a tutti gli effetti, come delle identità (fase) a se stanti, con tutte le sfumature e le variazioni emotive, comportamentali, mentali, espressive. Cioè, quando siamo nella maschera, non siamo sempre compiacenti e buoni, a volte ci arrabbiamo anche.

Questa descrizione è una semplificazione richiestami dalla necessità di aiutare a comprendere e non fare un trattato di psicologia. E' però mio desiderio (e ci sto già lavorando) creare un percorso di auto-conoscenza ed esplorazioni, che permetterà di liberarsi dalla morsa dell'illusione, che crea dolore, rinuncia, infelicità, limitazioni e, finalmente, esprimere le proprie potenzialità latenti e diventare Veramente Ricchi.

Ieri Rudi, commentando Mostruosità, mi ha giustamente chiesto cosa potesse c'entrare quello specifico articolo in un blog che tratta di ricchezza.

Colgo la sua osservazione, come spunto per approfondire ancora più il tema centrale di LeVieDellaRicchezza.com.

Prima di tutto, se non lo avessi ancora fatto, ti invito a leggere Mostruosità prima di proseguire la lettura che, potrebbe diventare poco comprensibile senza conoscere il contenuto dell'articolo.

Ora proseguiamo.
Immagina di essere la Cina.

Immagina che il tuo IO sia il governo che vara un legge che contempla l'uccisione di bambini per ragioni che "ritiene giuste."

Immagina le tue parti interne come la popolazione della Cina.

Immagina la paura in cui esse vivono perché, invece di trovare rifugio, appoggio, comprensione dal tuo IO, ottengono solo violenza, punizione, morte.

Come ti fa sentire questa situazione?

Potresti arricchirti vivendo in queste condizioni?

Con l'articolo Mostruosità, ma anche con quasi tutti gli articoli che scrivo, ho voluto prendere spunto dalla realtà quotidiana, per far comprendere cosa accade dentro noi. Dentro te.

Non ci può essere la vera ricchezza quando vivo in un clima (interiore) di paura. Potrei mai sperimentare nuove idee, nuovi comportamenti, diversi da quelli che rappresentano le mie abitudini?
Dove troverei il sostegno e la forza che occorre per spezzare le catene della povertà, se dentro di me esistono solo critiche, punizioni, ingiunzioni e limitazioni?

Le condizioni esterne, lo stile di vita, la famiglia, gli amici, il lavoro, il denaro, la casa, l'automobile, sono solo conseguenza di determinate situazioni interiori.

Ed è da li che inizia l'unica totale e vera ricchezza.

Scopri chi sei, percepisci la tua identità, segui la tua strada e ottieni tutta la ricchezza che meriti.

Se vuoi approfondire ulteriormente questo argomento, sei invitato alla conferenza Online gratuita che si terrà
Giovedì 20 Dicembre 2007 ore 21.00
nella mia sala conferenze virtuale (http://leviedellaricchezza.com/index.php/sala-conferenza/ ).

L'argomento trattato sarà "La Costruzione del Se"

Non devi far altro che iscriverti, e collegarti poco prima delle 21.00.
http://leviedellaricchezza.com/index.php/sala-conferenza/

Ti aspetto.

Moreno Picchi
Amministratore di
LeVieDellaRicchezza.com
www.articolista.com

Riflessioni di Personaggi Famosi Per migliorare Sempre

"Sogna e punta sempre più in alto di quanto sai di poter fare". William Faulkner

"Ogni uomo può cambiare la sua vita cambiando il proprio modo di pensare". William James

"Tutto accade a chi mentre aspetta non si lascia andare".
Thomas A. Edison

"Credo ciecamente nella fortuna e più lavoro sodo, più ne ho".
Stephen Leacock

"Gli errori sono parte dei diritti che uno paga per una vita piena". Sophia Loren

"Niente verrebbe tentato se prima dovessero essere superate tutte le possibili obiezioni". Samuel Johnson

"Il coraggio è molto importante.Come un muscolo, si rafforza con l'uso".Ruth Gordon

"Insisti.Niente al mondo può prendere posto della tenacia".Ray A. Kroc

"Un viaggio di mille chilometri inizia con il primo
passo"
.Lao-Tse

"PRIMA ARRIVA IL LAVORO POI ARRIVA IL SUCCESSO".Vidal Sassoon

"Vivere è come andare in bicicletta.Finché pedali non cadi".Claude Pepper

Pilastri

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